LA DIETA E IL CONTROLLO ALIMENTARE DURANTE LA GRAVIDANZA E L’ALLATTAMENTO: FATTORI DI BENESSERE PER LA DONNA ED IL BAMBINO

 

Ho scritto diversi articoli sul tema, parlando anche di epigenetica (materia un po’ specialistica ma pur sempre centrale). Credo sia fondamentale che passi un messaggio molto importante: grasso e opulento non sono sinonimo di salute. In gravidanza avere una corretta alimentazione ed una vita sana garantiscono al feto una prospettiva nutrizionale che durerà tutta la vita: una specie di imprinting che tende a modellare i processi metabolici già in utero e che si consolida entro i primi due anni (qualcuno dice anche tre) di vita con una alimentazione studiata e su misura, iniziando dall’allattamento al seno per proseguire con uno svezzamento adeguato sia come tempi che come qualità.

I miei interventi nutrizionali sul neonato/lattante/bambino danno ottimi frutti ma iniziano da dopo che il bambino è nato. E’ altrettanto importante che già in utero il feto benefici di apporti nutrizionali giusti ed efficaci per instaurare un assetto genetico metabolicamente adeguato: una specie di assicurazione sulla vita.

I miei 34 anni di esperienza e di incessante studio/osservazione/applicazione sul tema mi hanno portato, da lungo tempo, ad essere insistente e talora noioso ma non finirò mai di sottolineare questo concetto: un eccesso ponderale durante la gravidanza (oltre i canonici 9-12 Kg alla 38° settimana) dato da un regime alimentare poco controllato che segue tradizioni ataviche poco congrue nella nostra attuale società (“Mangia, mangia, che devi fare per due…non importa ciò che mangi, basta che sia tanto”), porta conseguenze a lungo termine sul feto/neonato/futuro adulto. Inoltre porta conseguenze anche il voler perdere l’eccesso acquisito in gestazione adottando diete poco consone durante l’allattamento, quando la donna si vede fisicamente diversa e rivaluta il proprio essere su una base differente: il feto nella pancia non c’è più…ma il grasso acquisito c’è ancora. Prima poteva essere “giustificato”, dopo no. La rivalutazione del proprio schema corporeo quindi passa attraverso considerazioni che talora possono essere alla base di depressioni, insoddisfazioni, rimpianti e portano a paradossi nutrizionali dannosi per la salute (diete ristrette o peggio ancora bulimia psicogena che peggiora notevolmente il sovrappeso) oltre che al rischio di un alterato, seppure inconscio, rapporto col bambino, “responsabile” dello stato attuale.

Faccio un lavoro che mi permette di vedere moltissime donne gravide e la mia attitudine all’osservazione mi fa notare come i sovrappesi e le incurie alimentari siano comunissimi. Per tale ragione, dato che il mio intervento è sul bambino una volta nato (e seppure io sia cultore della materia, non ho specifica competenza di nutrizione in gravidanza/allattamento) e che purtroppo, spessissimo, si vedono in rete o vengono propagati dai media i “consigli degli esperti”, generici e talora (quasi sempre) scorretti (come ad esempio quello di dissociare la dieta o di eliminare i carboidrati, ecc.),  ho instaurato una collaborazione efficace con mio figlio Alessandro, Biologo Nutrizionistahttps://www.facebook.com/pg/alessandrotasca.nutrizionista/about/?ref=page_internal).

Il suo intervento in gravidanza, con un programma alimentare ad hoc e specifico per ogni singolo caso, è dedicato proprio alla prevenzione di dissesti metabolici e di incongruità nutrizionali fonte di alterazioni epigenetiche del feto. Inoltre, dopo il parto, il suo programma alimentare per l’allattamento riequilibra le abitudini sia dal punto di vista degli apporti (destinati ad evitare il mantenimento del sovrappeso acquisisto durante la gestazione) che del ristabilimento della forma fisica ed influisce positivamente sul complesso del benessere della donna. I buoni frutti di questa collaborazione sono i seguenti:

-          Prevenzione del diabete gestazionale

-          Contenimento dell’acquisizione del peso, mantenuto entro massimo 12 Kg/38-40 settimane

-          Equilibrio nutrizionale degli apporti, inclusi i micronutrienti

-          Prevenzione dell’ipertensione gravidica (il beneficio principale è quello di cercare di evitare l’assunzione di antipertensivi durante la gestazione)

-          Alimentazione corretta ed equilibrata in allattamento (prevalentemente studiata per prevenire carenze più che eccessi) auspicando un recupero del peso/forma in tempi ragionevoli e senza stress per l’organismo

Spero che questo mio progetto, corroborato dai risultati, si allarghi: la mia filosofia che è volta ad evitare problemi piuttosto che a risolverli dopo insorti, è più forte che mai.

Riporto qui in calce alcuni studi che possono essere utili a chi voglia approfondire il tema:

“Nutritional manipulations in the perinatal period program adipose tissue in offspring” Lukaszewski MA et al. AmJPhysiolEndocrinolMetab 305:E1195-E1207, 2013

“Nutrition in early life and the programming of adult disease: a review” Langley-Evans SC JHumNutrDiet 2014 Jan 31. doi:10:111/jhn 12212

http://stefanotasca.altervista.org/blog/obesita-e-diabete-si-prevengono-prolungando-lallattamento-al-seno-e-ritardando-lo-svezzamento-oppure-ponendo-maggiore-attenzione-alla-dieta-ed-allo-stress-in-gravidanza/

Una buona giornata a tutti

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