Nello svezzamento, ritardare l’introduzione di alimenti sensibilizzanti, favorisce l’insorgenza di allergia alimentare

 

01-svezzamento-795x530Sono molto contento che a livello internazionale, dall’ormai lontano 2004, si accumulino sempre più elementi (con studi randomizzati, in doppio cieco e prospettici) a riprova di quanto, sin dal 1993/97, avevo intuito e poi pubblicato nel mio libro “Allattamento, Svezzamento e nutrizione del bambino” (2005). Nel testo dicevo: ”" Ho la netta sensazione (ma le mie ricerche bibliografiche non l’hanno ancora vista confermata a livello sperimentale, probabilmente perchè non è venuto in mente a nessuno) che un ritardo nella presentazione degli antigeni comuni alimentari a livello intestinale provochi una specie di “blindatura” della mucosa. In un certo senso avviene un “chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori” Questo spiegherebbe come mai c’è una maggior tendenza a sviluppare allergie alimentari in quei bambini svezzati tardi e cimentati solo con alimenti altamente raffinati ed idrolisati o processati… in poche parole poco stimolati a livello mucoso. Sembra quasi che il primo anno di vita sia cruciale per l’instaurazione di un equilibrio immunitario efficace, sia nei confronti del latte che di tutti gli alimenti.“”

(http://stefanotasca.altervista.org/svezzamento-salute-e-allergie.html)

Il ritardo nell’introduzione di alimenti potenzialmente sensibilizzanti interferisce con lo sviluppo della tolleranza immunitaria e ci sono finestre piuttosto facilmente individuabili (Glutine tra il 5° e il 6° mese; tuorlo d’uovo tra il 6° e il 7° mese; Pesce tra 7° e 8° mese; latte vaccino modificato dal 5°-6° mese in poi) rispettando le quali non si ottiene solo un vantaggio nutrizionale complessivo, una migliore accettazione degli alimenti non dolci e un equilibrio migliore fra elementi nutritivi, ma soprattutto si scongiura l’ insorgenza di allergie ed intolleranze alimentari.

Ma il mio discorso (ormai vecchio, stra-sperimentato coi bambini che seguo e fatto numerose volte sia sul web che nel mio libro), che non fa altro se non ribadire un concetto ormai finalmente sperimentato a livello internazionale (dopo ben 26 anni di contrasto, dato che le indicazioni OMS a procrastinare l’introduzione di quegli alimenti portano la data del 1991 e sono ancora in vigore!!), va anche in un’altra direzione ed è portato da una domanda non secondaria: Se le indicazioni OMS impongono di svezzare dopo il sesto mese lasciando al solo seno lonore e l’onere esclusivo di garantire nutrimento ai neonati, COME SI FA AD INTRODURRE IL GLUTINE AL 5° MESE, L’UOVO AL 6°, ECC. ?

 Mi spiego: se il bambino non assume già alimenti solidi (pappe) al 5° mese, come posso aggiungere nei termini adeguati gli alimenti potenzialmente allergizzanti? Devo per forza staccarlo dal capezzolo e dargli tuorlo d’uovo o pasta glutinata, quindi devo per forza svezzarlo. Cortocircuito: come si concilia l’indicazione OMS a ritardare il divezzo a dopo il 6° mese di allattamento esclusivo col fatto che LA SCIENZA E LA SPERIMENTAZIONE dimostrano la necessità di dare alimenti allergizzanti a partire dal 5° mese (in qualche studio addirittura viene consigliato di introdurli tutti ENTRO il sesto mese)?

Ecco che arrivo al punto: per poter introdurre alimenti allergizzanti intorno al 5° mese devo per forza aver abituato il bambino, da almeno un mese, alle pappe nelle quali poi vado a mescolare lelemento per il quale voglio sviluppare tolleranza. Ma questo cosa significa? Semplicemente che lo svezzamento NON VA INIZIATO DOPO IL 6° MESE BENSIAL QUARTO.

Non riscriverò quanto già da me detto fino alla consunzione riguardo a questo argomento: mi limiterò a linkare gli articoli e a riportare una ampia bibliografia internazionale. Per un solo punto copio/incollo un frammento di uno di questi articoli che mi sembra significativo per corroborare la tesi che l’OMS, quando da indicazioni, dovrebbe differenziare tra High income e low income countries (nella speranza che l’inglese non sia un mistero per chi legge….ma esistono i traduttori online): “CONCLUSIONS: In a high-income country, adding a small amount of complementary food in addition to breast milk to infants’ diets from 4 months of age does not affect growth rate between 4 and 6 months, but has a small and positive effect on iron status at 6 months.

“The biological significance of a higher serum ferritin at six months in this context is uncertain, although it is reasonable to assume that having higher iron stores at six months is a positive finding in terms of later risk of iron deficiency,” Dr. Mary S. Fewtrell from University College London Institute of Child Health, London, UK told Reuters Health……..“The pros and cons of earlier introduction of CF  (Complementary Food) need to be considered for infants in different settings – for example the risk of morbidity/mortality from infection related to access to clean water and safe foods versus the risk of allergy/celiac disease in different populations,” Dr. Fewtrell explained. “(mistero OMS risolto).

Bibliografia (nella quale si rimanda ad altra bibliografia):

http://stefanotasca.altervista.org/svezzamento-salute-e-allergie.html

http://stefanotasca.altervista.org/blog/svezzamento-a-4-mesi-che-aspettate/

http://stefanotasca.altervista.org/blog/svezzamento-a-4-mesi-e-voce-di-colui-che-grida-nel-deserto-preparate-la-pappa-ai-bambini-una-buona-volta/

Inoltre nel mio video sullo svezzamento a 4 mesi è riportata ampia bibliografia ragionata su questo tema. Il link è: https://www.youtube.com/watch?v=en6lOZucG2g&feature=results_video

L’ultimo articolo, recentissimo, riportato su Pediatria del Marzo 2017 è:

Kabashima NO, Nakazato J et al.”Two step egg introduction for prevention of egg allergy in high risk infants with eczema (PETIT): a randomized, double-blind, placebo controlled trial” Lancet 2017, 389:276-286

Grazie per essere arrivati a leggere sin qui01-svezzamento-795x530

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>