Tre semplici indicazioni:

- di una misura più grandi del piede

- plantare assente o morbido

- Cuoio o materiale traspirante morbido

Ciò che ho qui scritto deriva da esperienza diretta e da lunghi colloqui con amici ortopedici. Le situazioni poi variano da bambino a bambino quindi se ci sono precise indicazioni evidentemente c'è qualcosa da correggere.

Le ragioni di quanto personalmente ho scritto sono le seguenti:

1) misura più grande: evita che l'alluce tocchi la punta della scarpa. Le unghie dei bambini piccoli non sono convesse ma concave. Questo rende più facile, in condizioni di pressione, che si avveri l'unghia incarnita. Quando c'è fastidio l'appoggio dei piedi diviene asimmetrico (il bambino tende a caricare sul piede che gli da meno fastidio)

2) plantare assente o morbido: la pianta del piede dei bambini piccoli è "cicciotta". Quando il bambino carica il peso sui piedi, la pressione della ciccetta sul plantare determina fastidio e quindi influisce sulla simmetria dell'appoggio. E' riscontro comune il fatto che molti bambini camminano benissimo quando sono scalzi e male quando hanno le scarpe

3) Scarpe morbide: la ciccetta dei piedini è modellabile nel senso che, a seconda della pressione essercitata su di essa, cambia forma (si allarga quando il piede sostiene il peso e si restringe quando è a riposo....quando non c'è carico, insomma).Questo significa che una scarpa rigida non da fastidio se il bambino non carica (non sta in piedi) ma costringe e crea disagio appena il carico viene esercitato. Una scarpa morbida, invece, SI ADATTA al cambiamento della forma e lascia il piedino libero.

Rimane fisso comunque un concetto: la scarpa dovrebbe essere messa quando il bambino già cammina e per il minor tempo possibile. L'ideale è il piede nudo (o col calzino antiscivolo).