Quanto influisce l’uso di ciucci e tettarelle sulla durata dell’allattamento al seno?

 

bimbo sisa5 Maggio 2015

DOES PACIFIERS USE REALLY SHORTEN BREASTFEEDING DURATION?

Abstract: Many studies show no relationship between pacifiers use and duration of breastfeeding. UNICEF and WHO insist to absolutely avoid these devices to achieve the goal of an exclusive long-lasting use of human milk. In this section the author offers some personal observations on the real causes of precocious weanings.

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Credo debba essere riconosciuto il fatto che il seno richieda una tecnica di suzione differente rispetto a quella della tettarella o del ciuccio. Il sospetto che l’abitudine a mezzi differenti dal seno porti a quella che da più parti viene definita “confusione” (la cui conseguenza sarebbe una precoce sospensione dell’allattamento naturale) risale a moltissimi anni fa (fine ’90), quando l’UNICEF, in sintonia con l’OMS, stilò i 10 passi per caratterizzare quello che viene definito “Ospedale Amico del Bambino”, propugnando l’eliminazione totale, dalle nursery, di ogni ciuccio o tettarella a favore di attacchi frequenti al seno per ottenere, oltre alla montata, anche la pacificazione del bambino. Probabilmente in totale buona fede coloro che hanno insistito ed ancora insistono su questo versante hanno sospeso ogni volontà di aggiornamento sul tema e forse non hanno preso in considerazione il fatto che nelle linee guida per la prevenzione della morte in culla (stilate dalla AAP e recepite da tutte le altre associazioni internazionali pediatriche/neonatologiche) l’uso del ciuccio, insieme ad altri accorgimenti, viene fortemente raccomandato.

La norma UNICEF/OMS è ancora in vigore e viene propugnata con calore a dispetto di numerosi studi che non dimostrano una associazione diretta tra ciuccio e svezzamento precoce. Premettendo che la mia esperienza personale può non avere un valore assoluto, mi permetto sommessamente di confermare che la durata dell’allattamento al seno è proporzionale soltanto alla volontà della madre di proseguirlo ed alla motivazione che la spinge. L’uso del ciuccio, reiterato e costante, si è dimostrato infatti non la causa di sospensioni precoci del seno ma la conseguenza di una motivazione ad allattare non eccessivamente forte. Non è ovviamente mia intenzione caldeggiare l’uso del ciuccio che, per tanti versi, è un mezzo il cui uso indiscriminato alla lunga può determinare problemi (non ultima la deformazione del palato, le malocclusioni dentali, la dipendenza, ecc.). Ciuccio e tettarelle sono mezzi di “emergenza” e certamente, come in tutti gli aspetti della vita, andrebbero adoperati con giudizio. Ritengo però che criminalizzarne l’uso tout court sulla base di supposizioni che non hanno reale riscontro sposti l’attenzione da quello che è il vero e sostanzioso problema alla base delle sospensioni precoci dell’allattamento naturale e cioè la motivazione, che deve essere accompagnata dal sostegno sia a livello familiare sia, soprattutto, sociale. È intuitivo che, specie nelle prime due settimane di vita, sostituire troppo spesso il seno materno con pacifiers interferisca con l’insorgenza della montata diradando gli attacchi che dovrebbero invece essere frequentissimi. La riflessione più profonda, a mio parere, va fatta piuttosto sui punti che seguono: una madre che deve riprendere presto il lavoro, un partner stanco di pianti continui, il logorio fisico che i continui attacchi determinano sulla donna, la mancanza di sonno, le nonne che col loro “consiglio” qualche volta condizionano decisioni affrettate, datori di lavoro che premono per rientri precoci, timore di sospensioni dei contratti….nella mia esperienza sono questi i principali punti sui quali lavorare e che rappresentano la mia preoccupazione principale in merito alla durata dell’allattamento naturale. Stabilire come regola la sospensione del ciuccio illudendosi che questo sia garanzia di maggior durata del “breastfeeding” credo sia fortemente riduttivo. Mi fa venire in mente l’immagine di coloro che quando il dito indica la luna guardano il dito. Mi rendo conto che questo discorso può spiazzare o irritare quanti hanno fede nelle indicazioni OMS/UNICEF quindi mi faccio da parte e lascio la parola, su questo tema, ad autori certamente più accreditati di me. Ne riporterò le conclusioni insieme al riferimento bibliografico.

Jafaar SH su Cochrane Database Syst Rev 2012 Jul 11;7 “Pacifier use in healthy term breastfeeding infants, started from birth or after lactation is established, did not significantly affect the prevalence or duration of exclusive and partial breastfeeding up to four months of age”

Kair LR su Paediatr Child Health. 2013 Nov; 18(9): 473–474. “The current highest-quality evidence on the subject of pacifier use in term breastfeeding newborns, although limited, does not support the claim that pacifiers lead to decreased breastfeeding duration. The Canadian Paediatric Society, in its position statement on pacifier use, recommends that health care providers recognize pacifier use as a parent’s choice determined by their individual child’s needs.”

MunsterJM su Ned Tijdschr Geneeskd. 2013;157(8):A5568. in merito alla prevenzione della SIDS  “The new recommendations include: (a) pre-term neonates born after 32 weeks should be placed in a supine position; (b) twins should not sleep in the same bed (‘co-bedding’); (c) use of a pacifier is recommended once breastfeeding is well underway; and (d) use of stabilization pillows is not recommended.”

Goldman RDsu Can Fam Physician. 2013 May; 59(5): 499-500. “Most recently, a retrospective before-and-after study attempting to determine the association between removing routine distribution of pacifiers in a mother-baby unit and breastfeeding initiation was conducted in Oregon.6 Restricting pacifiers (while not restricting access to formula) actually decreased exclusive breastfeeding, increased supplemental formula feeding, and increased exclusive formula feeding.” (questo la dice lunga sulla motivazione materna e non sull’uso dei ciucci)

O’Connor NR su Arch Pediatr Adolesc Med. 2009 Apr;163(4):378-82. “The highest level of evidence does not support an adverse relationship between pacifier use and breastfeeding duration or exclusivity. The association between shortened duration of breastfeeding and pacifier use in observational studies likely reflects a number of other complex factors, such as breastfeeding difficulties or intent to wean.”

Si potrebbe continuare dato che di studi sul tema  ne esistono numerosissimi. Un commento sorge abbastanza spontaneo: spostando l’attenzione sul ciuccio si delega il problema esclusivamente al mezzo e si trascura la responsabilità collettiva (medici, ostetriche, persone vicine alla madre, ambiente sociale, protezione sociale, sostegno psicologico, ecc.) che è invece la vera ed unica causa di allattamenti mal condotti e di durata breve. A mio parere sostenere e proteggere la donna sono i fattori cruciali per lunghi e soddisfacenti allattamenti al seno.

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