Latte artificiale (ma solo se indispensabile) nei primi 2-3 mesi di vita: è importante non commettere errori

 

latte-in-polvere(1)Giugno 2014.

Il latte artificiale andrebbe definito come segue: SURROGATO di derivazione vaccina o vegetale, più o meno modificato e processato, che sostituisce o integra il latte materno in situazioni di effettiva ed inderogabile necessità. In pratica il latte artificiale (in polvere o liquido) andrebbe paragonato ad un prodotto farmacologico e come tale adoperato: DOSI corrette, QUANTITA’ misurata in base ai fabbisogni, SOMMINISTRAZIONE AD ORARIO e REGOLAZIONE DELLE CALORIE in relazione non solo al peso ma anche alla velocità di crescita nel suo complesso. Oltre a questo, seppure nei primi mesi il latte disponibile sia adattato chimicamente (modificato) alle peculiarità dell’intestino del neonato (LATTE TIPO 1), occorre tenere presente che ogni bambino è diverso e che quindi la standardizzazione delle dosi è un errore grave. Sulle confezioni ci sono indicazioni che spesso le madri usano senza consultare il pediatra (o il buonsenso): bene, è stato calcolato, dall’INRAN, che il rispetto di tali dosi porta invariabilmente ad un eccesso calorico compreso tra il 17 ed il 24% rispetto al reale fabbisogno . Sarà vero? Nel prosieguo dell’articolo cercherò di dimostrare che è vero attraverso qualche semplice calcolo.     http://informahealthcare.com/doi/abs/10.1080/09637480903183495

Prima di tutto è importante una piccola introduzione: quali sono i problemi più comuni che si presentano con l’uso di latte in polvere o comunque artificiale? Ne farò un piccolo elenco:

1) Rischio di coliche gassose per fermentazione intestinale. Accade per eccessi di concentrazione o per erronee somministrazioni la più comune delle quali è la poppata a richiesta

2) Rischio (anzi: certezza) di stipsi con evacuazioni spesso dure e comunque meno frequenti che col latte naturale

3) Maggiore esposizione al rischio di dermatite seborroica (antiestetiche bollicine che compaiono sulla fronte e sulle guance) che spesso da molti colleghi viene interpretata come “intolleranza” col ricorso a latti speciali (costosissimi e nutrizionalmente inadeguati)

4) Reale rischio di obesità per errori di dosaggio o per autogestione poco ragionata del latte da parte di madri che hanno sempre il dubbio che il bambino “non mangi abbastanza”

In base alla mia esperienza ormai lunga posso dare delle risposte ai quattro punti sopra elencati in modo che l’uso del latte artificiale, per lo stretto tempo necessario, sia congruo e scevro da problemi. La premessa che farò è essenziale: NON ESISTE un latte tipo 1 migliore di un altro, dato che per legge la composizione è stabilita da enti sovranazionali (ESPGHAN). La scelta, dunque, visto che l’unico discrimine è il costo (sul quale non incide la qualità ma il mero e puro marketing), è devoluta alle finanze di chi lo acquista. Non è vero che se un latte costa di più è migliore. In merito alle soluzioni che adotto e che propongo:

1) La fermentazione intestinale avviene per accumulo di sostanza indigerita a livello del tratto terminale dell’intestino. Per ovviare al problema occorre prima di tutto commisurare le quantità per poppata ai reali fabbisogni (quindi è necessario regolarsi sulla velocità di crescita del singolo bambino e sul suo peculiare metabolismo piuttosto che su tabelle). Inoltre, qualora anche la concentrazione fosse eccessiva, il problema si attenua o si risolve semplicemente programmando una quantità di liquidi aggiuntivi utili all’idratazione ed alla dispersione del contenuto intestinale (miglioramento dell’assobimento e minore residuo indigerito). Su questo punto, qui nel blog e nel sito, ci sono numerosi articoli circa l’idratazione del neonato/lattante. In alternativa è sufficiente aumentare la diluizione del latte artificiale nel corso della sua preparazione. Più sotto c’è la spiegazione di come fare ed il razionale che uso personalmente per contenere i problemi. Molto importante è ricordare che il latte artificiale non si usa come quello materno quindi occorre dare i pasti ad orario preciso e non a richiesta, evitando accuratamente i pasti notturni.

2) Per la stipsi la soluzione è automatica adottando le accortezze indicate al punto 1. Se aumento i liquidi e diminuisco il residuo fermentescibile, automaticamente aumento anche la frequenza di evacuazione e il contenuto idrico delle feci (che quindi risultano morbide e non compatte)

3) La soluzione al problema dermatite seborroica si ottiene aumentando la diluizione del latte artificiale: se si diminuisce il ristagno e il ricircolo di sostanze indigerite e di metaboliti la dermatite non si manifesta. In ogni caso NON C’E’ BISOGNO DI CAMBIARE LATTE AD OGNI PIE’ SOSPINTO: basta misurare quello che si sta già usando.

4) Seguire con attenzione la velocità di crescita, il ritmo e la qualità delle evacuazioni, la frequenza e l’entità delle minzioni e la soddisfazione generale del bambino per decidere quando e se aumentare le razioni per pasto. In ogni caso, nei primi due-tre mesi di vita vale la regola di aumentare la diluizione del latte (ritorniamo a questo elemento come risolutore di ogni cosa).

A questo punto, visto che ho parlato diffusamente (e caldeggiato) della necessità di NON rispettare le indicazioni sulle confezioni del latte ma di provvedere ad una diluizione differente, darò conto, anche usando numeri e tabelle, di quanto nella mia esperienza ho efficacemente constatato: spero possa essere utile universalmente.

Un latte artificiale è completamente rigenerato al 13,5%. Ciò significa che in ogni 100 ml ci sono 13,5 grammi di polvere (cioè 3 misurini). Questo dovrebbe garantire che i soluti siano in equilibrio ottimale fra loro fornendo calorie ed apporti in modo prevedibile e commisurabile ai fabbisogni. Sulle confezioni viene consigliato di usare un misurino ogni 30 ml di acqua ma sarà congruo rispetto ai fabbisogni tenendo presente che nei primi 2-3 mesi questi sono di 100-110 cal/Kg?

Calcolando che per ogni misurino ci sono 4,5 grammi di polvere e che sulla confezione viene consigliato 1 misurino per 30 ml di acqua, significa che con 3 misurini faremo aumentare il volume del prodotto finale di 10 ml, cioè di 3,3 ml per ogni misurino aggiunto all’acqua. La progressione (le cifre sono arrotondate) è dunque la seguente:

 misurini            acqua                              totale latte rigenerato           calorie per biberon

1                          30                                              33,3                                    22

2                          60                                              66,6                                    45

3                          90                                              99,9                                    67

4                         120                                             132                                     89

5                         150                                             165                                    111

6                         180                                             198                                    133

7                         210                                             231                                    155

Questo nell’ipotesi di rigenerare il latte al 13,5%, cioè come consigliato dalle Case produttrici (con un quantitativo di calorie/100 ml di circa 67)

Vediamo cosa accade diminuendo la concentrazione al 10,5% cioè usando 1 misurino per 40 ml di acqua.La progressione è la seguente (sempre con arrotondamento):

 misurini     acqua                 totale latte rigenerato          calorie/bibe

1                  40                                    43,3                              22

1,5               60                                    64,95                            33

2                  80                                    86,6                              44

2,5              100                                   108,25                         56

3                 120                                   129,9                            67

3,5              140                                   151,55                         78

4                 160                                   173,2                            89

4,5              180                                   194,85                         100

5                 200                                   216,5                            111

In questo caso il quantitativo di calorie/100 ml è di circa 52.

Le calorie giornaliere, su 6 poppate, sono inferiori rispetto alla rigenerazione completa consigliata sulla confezione ma facciamo un po’ di conti:

IPOTESI 1: Bambino di 2 mesi del peso di 5 Kg. Sono consigliate sulla confezione 6 poppate con 5 misurini in 150 ml di acqua (proporzione di un misurino per 30 ml): in questo caso fornirò 165 ml di latte per poppata e 111 calorie per ogni biberon il che equivale a 666 calorie totali giornaliere pari a 133 cal/Kg/die. Come si vede il computo è ECCEDENTE (+17,4%) LE 100-110 RACCOMANDATE !! L’eccedenza sarebbe del 9,9% anche se si prendesse in considerazione un fabbisogno di 120 cal/Kg/die.

IPOTESI 2: stesso bambino di 5 Kg e due mesi di età. Se somministrerò sempre 6 poppate con 4 misurini in 160 ml di acqua (proporzione di un misurino per 40 ml) ogni biberon sarà da 173 ml e 89 calorie per poppata il che equivale a 534 calorie totali pari a 106 calorie/Kg/die con un ottimo surplus di liquidi fisiologico di circa 50 ml. In questo caso siamo PERFETTAMENTE ADERENTI ALLE RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI (100-110/kG/DIE)

Seguendo le tabelle sopra indicate per la diluizione maggiore (1:40 che è la più favorevole nei primi due mesi di vita) si può scegliere quante calorie dare/24 ore (rispettando anche l’idratazione) regolando soltanto e semplicemente la quantità di latte per poppata dato che, essendo il latte rigenerato 1:40, si possono agevolmente fare le mezze misure (mezzo misurino invece che uno intero aumentando le poppate di 20 invece che di 40 ml).

So che sembra complicato ma nella realtà è relativamente semplice: il fabbisogno medio di calorie per un bambino entro i primi due-tre mesi di vita è di circa 110-120/kg al giorno (ma è molto meglio tenersi vicino alle 100-110/kg: parlo per esperienza). Su questa base basta calcolare le calorie giornaliere, dividere per il numero di pasti da fare (in genere 6 o 7) e guardare in tabella a quale quantità di latte per poppata corrisponde il fabbisogno. Direi che messa così la cosa diviene certamente più semplice da gestire. Inoltre non è necessario dare a tutti i pasti la stessa quantità di latte: si possono programmare poppate differenziate per quantità (ad esempio maggiori o minori a poppate alterne o secondo la sensazione di maggiore o minore fame del bambino) in modo da rispettare sia il fabbisogno, sia il benessere generale.

Ma nel caso in cui il latte artificiale sia già liquido (e quindi rigenerato al 13,5%)? Nessun problema dato che per portare la concentrazione al 10,5% basta aggiungere acqua oligominerale nelle debite proporzioni che corrispondono a circa il 20% del prodotto. Esempio: se preparo 100 ml aggiungerò 20 ml di acqua a 80 di latte; se ne preparo 150 ne aggiungerò 30 a 120 di latte; se ne preparo 200 ne aggiungerò 40 a 160 di latte, ecc.

Parliamo di costi: oltre ad una maggiore congruità nutrizionale con la diluizione al 10,5% (1:40) c’è un risparmio mensile di circa il 20%

A lato del necessario rigore nel programmare gli apporti calorici, è altrettanto (se non di più) importante stabilire orari fissi di poppata cercando di far coincidere i momenti dei pasti principali (mi riferisco a pranzo e cena) con quelli che in futuro saranno stabiliti dalle normali convenzioni (pranzo tra le 12 e le 13; cena tra le 19,30 e le 20,30). Altrettanto utile è ricordare che tra una poppata e l’altra devono intercorrere non meno di 3 ore. Il perchè sia vitale avere orari fissi col latte artificiale lo spiega la fisiologia umana: se costantemente si introduce alimento sempre alla stessa ora si induce un bioritmo. A quegli orari sarà massimale la secrezione enzimatica il che produrrà una maggiore azione digestiva, un migliore assorbimento ed una minore quantità di elementi indigeriti come residuo (positivo effetto sulla fermentazione intestinale e sulla stipsi oltre che sulla crescita nel suo complesso e sul benessere del bambino che avrà meno rigurgiti e ristagni). Ulteriore ed ultimo accorgimento è quello di non pretendere l’assunzione di tutta la razione forzando il bambino: l’autoregolazione è fondamentale per evitare sovradosaggi. Nota per gli eventuali lettori/genitori: è fondamentale, specie se il bambino è avido e succhia rapidamente, frazionare la poppata: ogni 4-5 minuti è opportuno staccare il piccolo e cercare di metterlo in “posizione ruttino” per 1-2 minuti.
Inoltre (ed infine) occorre ricordare che i misurini devono essere rasi (pareggiati sul bordo del misurino medesimo) senza pigiare sul contenuto

La mia speranza, come sempre, è quella di essere stato utile (ai genitori? a qualche collega? non so) con la trasmissione della mia esperienza.

18 pensieri su “Latte artificiale (ma solo se indispensabile) nei primi 2-3 mesi di vita: è importante non commettere errori

  1. Per la prima settimana di vita di un bambino si aggiunge 10 ml di latte al giorno…come dovrei regolarmi con 50,60,70 ml di latte? Quanti misurini dovró usare se si mette un misurino per ogni 40 ml?

  2. Buonasera,
    Mi piace molto l’idea che ogni 40 ml di acqua di metta un misurino, e così via….questo fino ai due mesi cine da lei indicato……ma dal terzo mese fino allo svezzamento che “misure” bisogna adottare? Come deve essere il rapporto misurino/latte ml?

  3. Buongiorno,io ho una bambina di quaranta giorni alimentata con aptamil liquido.soffre tutto il giorno con lamenti continui e sforzandosi spingere come se volesse fare la cacca ma purtroppo se non stimolata non riesce a farla.come devo intervenire?

    • Diluisca il latte liquido: ogni 40 ml di latte 10 ml di acqua. Inoltre le dia da bere, poco per volta e spesso, liquidi diversi dal latte in ragione del 5% del suo peso/24 ore (senza forzare ovviamente)

  4. Salve il mio bimbo ha 1 mese e 16 gg. Ha moltissime coliche ma quando finisce di mangiare i suoi 120 ml si mangia i pugni. Secondo lei quanto dovrei aumentare? Sempre con 4 misurini o con 3,5?!

    • 140 con 3,5 ma non forzi. Tenga presente che non vedendo il bambino non posso sapere se i suoi pianti siano dovuti a fame, coliche od altro. E’ anche possibile che 120 siano anche troppi e le coliche derivino da iperalimentazione. Controlli la velocità di crescita: se aumenta più di 250 gr. a settimana è iperalimentato e le coliche derivano da quello. In quel caso le conviene non aumentare il latte ma aumentare i liquidi diversi dal latte da distribuire nelle 24 ore a piccole dosi in ragione del 5% del peso corporeo. Se ha bisogno di ragguagli mi scriva in mail a tasca@tiscali.it

  5. Buongiorno,
    ho una bimba di 3 mesi e 18 giorni con reflusso lieve; beve 150 ml di novalac reflux e ancora fa 6/7 poppate ( alle 3 ore arriva affamata)..Vorrei aumentare la dose ma temo che possa vomitare. Ho iniziato ad inserire un po di biscottino granulato nel bibe alla poppata della mattina, ma nn ho risolto nulla?..su 160/170 ml quanti misurini di latte mettere?..fra due settimane inizierò con la pappa a mezzogiorno. Inoltre, non ho iniziato con la frutta perché temo possa dare acidit. con cosa potrò sostituirla?..grazie

    • Penso sia utile che io conosca qualcosa di più sulla situazione della bambina. Perchè non mi manda una mail a tasca@tiscali.it ? Ne possiamo parlare meglio. Il suo è un caso specifico che non ha interesse generale.

  6. buona sera. Sono la mamma di un bimbo di 17 giorni, purtroppo non sono riuscita ad allattare il mio piccolo per via di un cesareo che mi ha debilitata nel fisico e dopo un calo di peso del piccolo, dopo quello fisiologico, ho dovuto dargli il latte artificiale. Ora il problema è che dopo ogni poppata soffre da impazzire. Tanta flautolenza, rigurgiti e a volte vomito a getto ( fin’ora 4 volte). Il piccolo pesa 3800 , il pediatra ci ha detto che bisogna dargli 60 GR per 8 poppata( 500 ml di latte nelle 24 ore). Lui non segue questa regola, purtroppo mangia a richiesta, tra una poppata e l’altra passano 2 e 45 minuti, 3 o 4 ore e la quantità varia da 50 GR a 70 GR , con 100 GR la notte per un totale di 500/550 ml di latte nelle 24 ore. Ho letto l’articolo sulla diluizione del latte, io ogni 30 ml metto un cucchiaino raso di polvere, per allevviare queste coliche come potrei diluire? È uno strazio vederlo così. Ho provato a ritardare le poppata per dargliela ogni 3 ore e ridurre le dosi a 60 standard, ma nel primo caso si innervosisce e quando beve lo fa voracemente, nel secondo piange come un disperato per 10 GR in più. Cosa posso fare?

    • Per darle un aiuto dovrei avere qualche particolare in più. La diluizione del latte va fatta (le conviene) così come le conviene NON DARE POPPATE A RICHIESTA MA AD ORARIO (si tratta di artificiale e non materno). Può chiamarmi al 337 756213 per ulteriori chiarimenti (anche sulle dosi di latte da dare per singolo pasto). Attendo sue (se vuole)

  7. Dovendo utilizzare il latte artificiale in mia assenza (per lavoro), una poppata al giorno per un neonato di 4 mesi, considero le stesse dosi? Inoltre è consigliabile dare il l.a. solo per la poppata serale prima della nanna? Grazie

  8. Salve, ho un bambino di 2 mesi compiuti ieri e dó solo latte in polvere non avendo latte al seno. Secondo lei quanti ml e quanti misurini dovrei dare? Lui fa di media dalle 7 alle 8 poppate, quella della notte non riesco a toglierla, ogni 3 ore si sveglia se non 2. Grazie

    • Salve. I dosaggi del latte vanno in base non solo al peso del bambino ma soprattutto devono essere calibrati con la velocità di crescita. E’ compito di chi segue il bambino valutare con attenzione questi parametri e decidere di conseguenza. Buona giornata

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